Da un po’ di tempo girava nella testa di noi “tapascioni” l’idea di far “l’impresa”… prima era stato deciso di fare la Milano-Sanremo in staffetta, con un chilometraggio di circa 40km/60km a staffettista… Poi questa idea è stata accantonata dall’abbandono di qualche componente, e così abbiamo deciso di fare il PASSATORE ( massì tanto cosa vuoi che sia, dai 40/60 della Milano-Sanremo ai 100km del Passatore il passo è breve).

Così ad inizio Aprile decidiamo di iscriverci…

“dai tanto ne abbiamo del tempo per prepararci”

“abbiamo finito la Maremontana da 60km D+3500, ce la faremo a farla dai”

“mal che vada la cammino tutta”

 

Dopo varie riunioni (per noi ogni occasione è buona per organizzare riunioni/mangiate), in un attimo arriva fine maggio ed il weekend della gara.. CI SIAMO!!!

Venerdi mattina partenza alle 7.52 da Finale Ligure ( grazie al passaggio in macchina del Merlo ) con Francesco, Stefania e Stefano. Appena saliamo sul treno ci facciamo subito riconoscere con casini nell’assegnazione dei posti… Dopo aver cambiato svariati posti ci sediamo comodi e ci spariamo ste 4 ore di treno con tanto di cambio a Pisa.

 

 

Finalmente arriviamo a Firenze, e subito parte la caccia ad un posto dove mangiare, e ci dirigiamo verso il mercato centrale e ci prendiamo una bella fiorentina, un panino con il lampredotto e una bella birra.

Appena finito ci dirigiamo verso l’appartamento che avevamo prenotato, con tanto di storta sul marciapiede e bastonata da parte di un cieco nei confronti di Francesco e un quasi investimento da parte di un pulman per Stefania. Finalmente arriviamo all’appartamento e nell’attesa di entrare ci mangiamo anche un bel gelato!

Al pomeriggio giretto per Firenze, saluto qualche amico che lavora li e altri che parteciperanno anche loro alla gara e in un attimo arriva sera, aperitivo e poi cena.

Si va a dormire presto, o almeno ci si prova perché l’ansia è tanta e perché dove dormiamo sentiamo il casino che c’è per le strade…

Alla mattina nonostante potevamo dormire qualche ora in più, alle sette e mezza siamo già tutti in piedi… Colazione e poi andiamo a ritirare i pettorali dove ci attende una lunga coda e iniziamo a sentire il caldo che ci accompagnerà per le prime ore della gara. Ritiriamo il tutto e torniamo all’appartamento dove arriva anche il resto del gruppo: Aico, Sensei, Ilaria e Kasa.

Mangiamo un bel piatto di pasta gentilmente cucinato dalle chef Stefania/Ilaria e una fetta di torta e ci “rilassiamo” un’oretta. Dopodichè ci prepariamo e ci dirigiamo verso il Duomo di Firenze dove avverrà la partenza.

Nell’attesa della partenza in piazza incrociamo vari amici, ci facciamo forza a vicenda e ascoltiamo i vari consigli dalle altre persone che hanno già affrontato questa dura e lunga gara, e soprattutto cerchiamo l’ombra perché il caldo è veramente devastante.

Ore 15.00… SI PARTE!!! Il primo tratto è dentro la città, siamo ancora tutti insieme, e cerco di non farmi trascinare e mantengo il mio passo molto lento…appena si esce dal centro la strada inizia a salire… continuo con la mia andatura da tapascione perché i chilometri da fare sono veramente tanti e perché il caldo si fa sentire! Da molti avevo sentito di sfruttare ogni ristoro e cosi faccio, bevo e riempio la borraccia di continuo nonostrante ai primi ristori ci sia veramente troppo casino e troppo poco spazio per poter effettuare il ristoro… Nella salita incontro un amico, Gianluca, scambiamo due parole ma lui è più veloce e lo lascio andare. Arrivo a Vetta le Croci (16km) che sto bene, inizia la discesa e cerco di tenermi anche se la tentazione di lasciarsi andare e spingere è tanta… Ma vado con calma e raggiungo Borgo San Lorenzo (31.6km) dove trovo lo splendido staff composto dal Sensei, Aico, Ilaria e Stefania.

Prendo fiato, prendo due cose da loro, chiedo gli altri come stanno e dove sono e riparto… Inizia la tanto temuta salita verso la Colla di Casaglia, la cammino praticamente tutta, non mi lascio ingannare da alcuni pezzi in falsopiano e cammino… arriva la notte ed iniziano ad accendersi le luci dei vari concorrenti e finalmente scende anche la temperatura… Arrivo al 45esimo e incrocio un mio amico, Fabrizio, che non sta bene… lo vedo da lontano che barcolla ed ha un colorito bianco… il tempo di avvicinarmi e me lo vedo cadere li davanti… gli do assistenza insieme ad altri, attendiamo l’ambulanza per le cure e riparto. Il giorno dopo nel sentirlo mi ha detto che era stato male per via di un calo di pressione. Durante la salita mi ha colpito molto il via vai di ambulanze, tanta gente è stata male… a fine gara ho visto che circa 500 persone si sono ritirate!!! Impaurito da questa situazione cerco di alimentarmi e di coprirmi il meglio che posso.

Finalmente arrivo alla Colla di Casaglia (48km)! C’è tanta confusione, gente che si cambia, che cerca i propri compagni… Gente che purtroppo sale sul pulman e decide di ritirarsi… Ne approfitto del ristoro per mangiare e bere qualcosa, guardo se trovo Aico e gli altri ma niente… riparto perché sento che fa fresco e ho paura di prender freddo! Scendo giù piano, con calma, perché mi avevano detto di affrontar la discesa piano per evitare di sollecitare troppo le gambe… Prendo il mio passo e scendo giù bene, arrivo ad un’altro ristoro e controllo anche qui se vedo gli altri ma niente… inizio a pensare che sia successo qualcosa ma purtroppo il telefono non prende e quindi proseguo…

Finalmente intorno al 57esimo chilometro incrocio il nostro pulmino, vedo scendere Francesco e chiedo cosa ci facesse li e purtroppo mi dice che si è ritirato per problemi di stomaco e ad un piede.

Erano preoccupati perchè gli altri erano passati e non mi trovavano…. e avevano paura che fossi stato male e che ero salito in una delle tante ambulanze che passavano di li, ma il cellulare non prendeva e non potevo avvisarli sulla mia posizione!!!

Scambio due parole con loro, ne approfitto per cambiarmi un attimo, prendo due gel e riparto… Aico mi si affianca e mi segue, non sembra ma aver una persona con cui scambiar due parole dopo 8 ore in solitaria, aiuta molto a livello di testa. Chiedo come stanno gli altri, e mi dice che Kasa e Stefano sono insieme e sono circa 4km più avanti e che stanno rallentando perché non stanno benissimo. La prima cosa che dico ad Aico è:

Se riesco a riprenderli prima dell’arrivo, mi piacerebbe fare l’arrivo tutti e tre insieme

Sto bene e continuo la discesa, preso dall’euforia di aver qualcuno al mio fianco mi porta a spingere un pò troppo ( subito non me ne sono reso conto, ma all’80esimo km quando inizio ad avere le gambe dure rimpiango di aver tirato un pò ), e al ristoro del 65esimo chilometro raggiungo Kasa e Stefano. Chiedo come stanno, e mi dicono cosi cosi… ripartiamo insieme e decido, nonostante in quel momento stessi bene, di continuare con loro… perché secondo me la testa a quel punto era più importante del sentirsi bene a livello di gambe… e del tempo finale non mi importava nulla, mi importava solo arrivare, e se lo facevo insieme a dei compagni di squadra e soprattutto amici sarebbe stato tutto molto più bello.

A questo punto inizia un tira e molla, ma rimaniamo sempre lì insieme… nei tratti in salita riuscivo a correre abbastanza bene, invece nei tratti in discesa e piano loro stavamo meglio! Passiamo ristoro dopo ristoro, dove riusciamo ancora ad alimentarci discretamente e a correre per lunghi tratti…. poi arriva la tanto attesa crisi!!! Gli ultimi 20 chilometri sono stati interminabili… Non finivano più… Lunghissimi rettilinei in cui si vedevano tante piccole luci degli altri podisti! Cerchiamo di sostenerci a vicenda, e di farci forza… il pulmino ci segue ad ogni ristoro e ci incita ad andare avanti e a non mollare, mentre Ilaria sulla bici è incollata a noi…. e anche lei moralmente ci sprona metro dopo metro. Vediamo l’alba e poco dopo arriva anche il cartello con scritto Faenza, foto di rito e si riparte.

Ci siamo quasi… mancano pochi chilometri… ad una rotonda incrociamo un ragazzo e ci dice che mancano 2.5km… poco dopo iniziamo un lungo viale, di cui non vediamo la fine… In questo viale ci sorpassano tante persone ancora brillanti che riescono a correre, beati loro! Ilaria parte con la bici e dice :

vado a vedere quanto è lungo sto viale

Non la vediamo più arrivare, brutto segno… vuole dire che sto viale è veramente lungo!!!

Finalmente il viale finisce, arriviamo nel centro di Faenza… mancano 200 metri e ci facciamo coraggio e l’ultimo pezzo lo corriamo! E’ FINITA! Siamo riusciti a completare la tanto temuta 100km del Passatore.. L’emozione è davvero tanta… all’arrivo troviamo lo splendido staff che ci ha seguito per tutto il percorso… Aico, Stefania, Francesco, Ilaria e il Sensei… anche loro emozionati!

Riceviamo la medaglia e facciamo qualche foto e ci dirigiamo con un passo moooolto lento verso il pulmino! Doccia al palazzetto e rientro a casa con tanto di sosta in autogrill dove riuscivamo a camminare a malapena.Che dire… è stato un azzardo iscriversi a questa gara! Con il senno di poi, serviva sicuramente una preparazione migliore, o comunque avrei dovuto affrontare alcuni pezzi della gara in maniera diversa per preservar le gambe per gli ultimi 25km… Però è stata una soddisfazione enorme averla conclusa, e un grazie enorme a chi ci ha seguito con la bici o con il pulmino… Senza di loro non so se avrei portato a termine questa gara tostissima! E grazie a Stefano, kasa e Francesco con cui ho condiviso la preparazione e la partecipazione a questa gara…

GRAZIE DAVVERO!